Solo un paio di mesi fa siamo volati in Spagna per la Maratona di Valencia e in quell’occasione abbiamo avuto il piacere di ospitare su uno dei nostri aerei charter Christian Giagnoni, campione di handbike e vincitore di numerose competizioni di carattere nazionale e internazionale.
Christian è un campione a tutti gli effetti, non solo da un punto di vista sportivo ma come persona: determinazione, forza e tanta, tanta simpatia. E vi assicuro che non è solo per la sua affascinante parlata toscana!
E’ con grande piacere che condividiamo con voi, cari lettori, le sue parole.
THAT!
Buongiorno Christian, prima di tutto grazie per la tua disponibilità. Questa intervista è, per me, speciale. Dopo averti incontrato su uno dei nostri voli per Valencia e averti conosciuto un po’ meglio nel tempo trascorso insieme, vorrei riuscire a fare arrivare ai nostri lettori la tua forza, la tua determinazione e la tua grande capacità di dare e trasmettere positività.
Perciò, prima di parlare delle tue tante conquiste, ti chiedo di raccontarci qualcosa di te e da cosa nasce questa tua grande passione per lo sport.Christian
Ciao, innanzitutto grazie a te!
Lo sport, più che passione, è una cosa che mi ha sempre fatto stare bene e pensare positivamente e non lo finirò mai di ringraziare perché è stato una grande base per non arrendersi mai. Poi, è ovvio, ci vuole anche carattere e determinazione, ma chi è sportivo sa di cosa parlo…THAT!
Il tuo esordio nello sport è stato nell’hockey. Perché l’hockey e non il calcio o il ciclismo?Christian
Ti spiego subito perché l’hockey su rotelle.
Dove abitavo, era una leggenda questo sport. Sopra di me abitava uno dei più grandi giocatori al mondo, insomma mi ha portato con sé e da lì è iniziata la mia avventura.
Ho iniziato a 4 anni nella squadra della mia città fino a diventare Capitano della Hockey Prato 54.THAT!
Adesso, sei campione di handbike, vincitore di numerosissimi premi: tre volte Maglia Rosa al Giro d’Italia Handbike, Campionati Italiani ed Europei, Nazionale Paralimpica… Come avviene la tua preparazione?Christian
La mia preparazione è molto intensa. Durante l’inverno mi alleno tra palestra e piscina. Poi, appena possibile, esco in bike …
Di solito, nel mese di febbraio ci spostiamo dove ci sono temperature più adatte per potersi allenare in strada.THAT!
Come gestisci gli spostamenti per le competizioni? Voglio dire, il trasporto di un handbike non è certo semplice né su strada né via cielo, che si tratti di aerei commerciali che di charter volo. Come funziona?Christian
I trasferimenti in Italia non sono un grosso problema: ho un furgone e mi sposto autonomamente Quindi, mi carico tutte le mie cosine e vado dove voglio.
Il problema diventa l’aereo, perché la bike è molto ingombrante – lo hai visto – e i costi per il trasporto sono alti. Poi, bisogna sempre sperare di ritrovarla intatta all’arrivo…
E soprattutto, dopo, una volta scesi, bisogna sperare anche in qualche tassista – buon’anima! – che ti carica tutto. Che già appena vedono una carrozzina, scappano …THAT!
Oltre agli impegni ufficiali so che hai anche la passione per la maratona. Hai recentemente partecipato alla Valencia Marathon, volando con noi da Milano. Cosa puoi raccontare di questa esperienza? Sia della competizione che del volo, ma solo se ne sei rimasto soddisfatto, mi raccomando!Christian
Sì, Valencia: una soddisfazione bellissima! Oltre ad avere volato e alloggiato al Top ….
Come dicevo prima, però senza aver avuto problemi di aereo charter e spostamenti, che sono le cose che mi fanno sempre avere un po’ di timore …
Però il volo… Top! E con il bagaglio (N.d.R. trasporto dell’handbike) meglio! Non sapevo nemmeno di averlo, quindi perfetto.
La maratona bellissima: da rifare 10.000 volte! Ma non con handbike, perché l’organizzazione non dà modo di farti viaggiare come vorresti. Ed è anche giusto, per un certo verso, visto che ci sono delle velocità talmente diverse rispetto a un runner e ritrovando lungo il percorso, gli atleti della corta N.d.R. la 10 km, soluzione alternativa alla 42 km della Maratona, per partecipare dell’evento anche senza correre la Maratona vera e propria) era normale che qualcosa di strano succedeva (N.d.R. il percorso previsto per l’handbike e la 10 km avevano tratte in comune e la sicurezza ha dovuto bloccare per un certo lasso di tempo gli hand biker).
Però la location e lo spettacolo di fare 42 km nella folla, vivere quattro giorni di sport… è sano e sempre impagabile. Bellissimo!THAT!
Per la location e il transfer dobbiamo ringraziare le nostre Agenzie Partners che sono state, come sempre bravissime nel selezionare i fornitori dei servizi.
Hai moltissimi sostenitori e da poco sei stato nominato “Pratese dell’anno”. Come ci si sente in questa veste? Voglio dire, è una qualifica eccezionale ma anche una responsabilità…Christian
Poi… pratese dell’anno!!
Sì, è una veste dove mi ci sento a mio agio e fiero di esserlo. Con me, Prato è sempre stata al mio fianco e io da Capitano fiero di portarla alta nel mondo.
La responsabilità, quando una cosa piace, non ci si pensa…THAT!
Christian, sei davvero unico! Quali sono i tuoi progetti per il prossimo futuro?Christian
Il 15/16 febbraio inizia l’Europeo a Lanzarote e da lì tante competizioni: il Giro d’Italia fino ad arrivare ad agosto al Mondiale.THAT!
Un calendario impegnativo! C’è qualche suggerimento che ci puoi dare per affrontare sempre tutto con entusiasmo e con il sorriso come fai tu?Christian
Ti dò una risposta molto breve e intensa… TESTA E AMARE LA VITA!!
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