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IL RESTYLING DEL LOGO RACCONTA LA STORIA DI THAT!

THAT AVIATION ITALIA RINNOVA LA SUA IMMAGINE

That Aviation è nata nei primi anni 2000 con un’immagine che l’ha caratterizzata e l’ha chiaramente identificata nel tempo: il triplano del Barone Rosso.Tuttavia, rispetto al suo esordio sul mercato del charter aereo, la società è cresciuta e si evoluta, ampliando i suoi servizi e il proprio mercato di riferimento. O sarebbe meglio dire che la società è in continua evoluzione, come in continuo cambiamento è il settore del servizio aereo a noleggio.

C’era, quindi, il bisogno di comunicare questo rinnovamento con un’immagine identificativa nuova che potesse comunicare in maniera più diretta la continua innovazione nell’offerta di servizi e della corrispondenza – se non dell’anticipazione rispetto alle necessità – della proposta dei servizi THAT! in risposta alla richiesta di mercato dei voli charter.

THAT! si rinnova e presenta la sua nuova immagine con il restyling del logo: una nuova immagine che non si distacca dalla precedente, ma anzi, ne mantiene l’essenza facendo trasparire la storia e la filosofia dell’Azienda.

Scopritela con noi attraverso l’intervista ai suoi due soci fondatori – Tommaso Maria Pannilini e Luigi Annichini – e a Christian Baratti, CEO di GBC Srl – Global Brand Communication, responsabile del restyling.

 

1) THAT AVIATION ITALIA: AIR CHARTER BROKER DAL 2003

2) COME E’ NATO IL LOGO CON IL TRIPLANO DEL BARONE ROSSO E COSA SIGNIFICA L’ACROSTICO THAT!

3) DOVE SI POSIZIONA THAT! OGGI? DAL SUO ESORDIO SUL MERCATO AD OGGI, THAT! E’ SEMPRE IN PRIMO PIANO!

4) PERCHE’ SCEGLIERE THAT AVIATION ITALIA?

5) IL RESTYLING DEL LOGO: QUALE STORIA E’ RACCHIUSA NEL NUOVO LOGO?

6) CHE COSA COMUNICA IL LOGO DI UN’AZIENDA? CE LO SPIEGA IL CEO DI GBC Srl – GLOBAL BRAND COMMUNICATION

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THAT AVIATION ITALIA: AIR CHARTER BROKER DAL 2003

 

D.

Buongiorno Tommaso, inizio questa intervista con te che sei la persona che ha fondato THAT!, poi diventata That Aviation a seguito dell’incontro con Luigi.
Come è nata l’idea di creare un Air Charter Broker?

 

Tommaso

In realtà, farsi venire l’idea non è stato poi così difficile. Diciamo che è stata quasi una naturale conseguenza, dopo tanti anni di contrattazione voli nel Tour Operating.
Il fatto di creare qualcosa da poter gestire totalmente in prima persona era assolutamente accattivante, ma allo stesso tempo sapevo che – soprattutto all’inizio – sarebbe stato arduo.
L’esperienza e le conoscenze nel settore hanno reso tutto più facile e le prime soddisfazioni sono arrivate nell’immediato.
L’arrivo di Luigi con la sua professionalità nell’ambito agenziale, nonché incentive e commerciale di compagnia aerea, ha chiuso il cerchio e ci ha permesso di lavorare a tutto campo.
Le relazioni e conoscenze reciproche hanno permesso a THAT! di essere competitiva da subito sul mercato e di schierarsi alla pari dei broker già presenti da anni.

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D.

Qual era la situazione del mercato charter al momento della nascita di THAT! e in che modo è cambiata oggi?

 

Tommaso

Di certo i tempi erano diversi e il lavoro era tanto per tutti. C’erano molte possibilità.
L’imporsi del mercato dei vettori low cost ha decimato queste possibilità, offrendo un numero sempre più vasto di soluzioni su destinazioni storicamente fuori dalla programmazione classica.
Molte operazioni sono passate, quindi, dal volo charter ai voli di linea low cost, ma hanno messo gli operatori nelle condizioni di cercare soluzioni più vantaggiose a livello di prezzo, magari sacrificando i plus di un servizio charter con orari a scelta e aeromobile esclusivo.
La crisi economica non ha fatto altro che incrementare questa cultura del “prezzo basso” abbassando inesorabilmente l’asticella. Si è creata una nuova mentalità.
Per non parlare poi del mercato dei Tour Operator, che oramai si contano su una mano sola, ognuno con le sue soluzioni e vettori di proprietà.

Per questo abbiamo optato per inserirci nel mercato incoming con grandissima soddisfazione e Tour Operator stranieri di altissimo livello.

Ora ci troviamo a dover offrire il prodotto migliore al prezzo più basso, ma abbiamo comunque uno standard sotto il quale ci rifiutiamo di operare.

THAT! è stata capace di seguire questa evoluzione negli anni ed è rimasta costantemente sulla cresta dell’onda, cambiando spesso rotta per creare situazioni nuove. Un volto a volte camaleontico che ci ha permesso di aprire porte nuove, nuove opportunità, ampliando sempre più l’offerta dei nostri servizi e il parco clienti.

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COME E’ NATO IL LOGO CON IL TRIPLANO DEL BARONE ROSSO E COSA SIGNIFICA L’ACROSTICO THAT!

D.

Il logo con cui THAT! è nata raffigura un triplano: c’è una storia particolare dietro questa scelta?

 

Tommaso

Un amico di infanzia, ora architetto affermato che nomino con piacere, Arch. Marco Carpiceci, a cui chiesi lumi per una idea del logo, mi inviò una bozza in cui vi era in primo piano, al centro, la sagoma del nostro triplano. Il logo era diverso rispetto a quello adottato fino ad oggi e con altri colori.
Mi è piaciuto subito. Mi dava la sensazione della semplicità che cercavo e allo stesso tempo richiamava storiche avventure.
L’acrostico THAT ovvero Tourism, Hotels, Aviation and Travel, apparve perfetto per la situazione che si andava in realtà ad affrontare.
Iniziata l’attività e visti i risultati, quel logo venne quasi subito modificato in un qualcosa di più moderno e professionale e l’inserimento del punto esclamativo di THAT! voleva chiaramente dire “Noi ci siamo!” La passione per l’aeronautica ci portò all’evoluzione in That Aviation a cui si volle poi aggiungere Italia perché siamo italiani e siamo certi che gli operatori nazionali non abbiano necessità di cercare altrove. Un giusto patriottismo insomma!

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DOVE SI POSIZIONA THAT! OGGI? DAL SUO ESORDIO SUL MERCATO AD OGGI, THAT! E’ SEMPRE IN PRIMO PIANO!

 

D.

Ciao Luigi, Tommaso ci ha spiegato molto bene come è nata l’idea di creare una società specializzata nel noleggio aerei charter ma come si è evoluta nel tempo?

 

Luigi

That Aviation Italia è nata grazie all’esperienza dei suoi soci fondatori in risposta a una necessità del mercato charter che stava iniziando a cambiare.
Parliamo dei primi anni 2000 quando, con la deregulation aeronautica che ha permesso alle compagnie aeree europee di volare dovunque all’interno dell’UE e con l’avvento dell’euro, c’è stato un vero e proprio cambiamento strutturale del sistema del trasporto aereo in Europa. Un cambiamento profondo che continua tutt’ora ad avere effetti nel contesto in cui operiamo.
All’epoca, i broker aeronautici presenti sul territorio nazionale italiano erano veramente pochi e rivolti a un mercato principalmente indirizzato ai Tour Operator.

La nostra storia personale e il nostro percorso professionale ci hanno suggerito di iniziare un’attività orientata invece al mercato degli incentive, delle convention e dello Sport. La direzione presa è stata assolutamente intuitiva e spontanea.
Ritengo che aver approcciato questo segmento con così tanto anticipo rispetto alla concorrenza, ci ponga oggi al vertice delle aziende operanti in questo settore. Il nostro bilancio è costituito in gran parte da operazioni charter ad hoc e riteniamo che volo privato dopo volo privato, aeroporto dopo aeroporto, vettore dopo vettore, handler dopo handler, abbiamo accumulato un’esperienza unica e di spessore che mettiamo al servizio dei nostri clienti e che gli stessi riconoscono e apprezzano, premiandoci con la loro fedeltà.

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D.

Rispetto al momento della sua costituzione, come è cambiata l’offerta di servizi di That Aviation Italia? A quali potenziali clienti sono rivolti i suoi servizi?

 

Luigi

Quando si parla di trasporto aereo si parla di un mondo estremamente regolamentato in cui operano nello stesso momento un numero notevole di enti e di operatori.
Nel tempo – e ora sono più di quindici anni – abbiamo imparato a muoverci sempre meglio all’interno di questo mondo complesso e tutti i giorni apprendiamo qualcosa di nuovo. C’è anche una componente di curiosità alla base del successo della nostra azienda.
Ho letto recentemente una frase che mi è sembrata coerente con il nostro lavoro che dice:

“Delle foglie mi piace la costanza dei preparativi per un volo di pochi secondi.”

Così è anche per noi.

Tutto quello che avviene nella preparazione di un volo charter il passeggero non lo percepisce, ma dietro c’è tantissimo.
Anche per la parte di nostra competenza, la scelta della compagnia aerea da proporre ai nostri clienti si forma partendo da lontano, dallo scouting, se così lo si può chiamare, del vettore. Un’operazione che effettuiamo costantemente durante l’anno per avere sempre la soluzione migliore per le specifiche esigenze del cliente.

Nel mondo dei voli charter questa è una peculiarità essenziale. Per fare un’analogia, possiamo dire che bisogna essere un buon “sarto”. Occorre avere il tessuto giusto, ma è necessaria anche la capacità e l’intuizione di sapere “cucire su misura” il volo in modo da soddisfare le richieste del cliente.

Questa nostra attitudine si è affinata negli anni e oggi ritengo che siamo riusciti a creare un’offerta di servizi – basata sulla lunga esperienza maturata e sulle collaborazioni con professionisti riconosciuti del settore – assolutamente completa, affidabile ed efficiente.

E questa è la ragione per cui le principali Incentive House di fama nazionale si rivolgono a noi per l’organizzazione dei charter flights dei loro clienti migliori: Banche, Assicurazioni, Automotive, Compagnie Telefoniche
I loro nomi sono tutti nei nostri archivi!

Siamo altresì orgogliosi di avere contratti diretti con numerosi Sports Team a partire dalle prime tre squadre di calcio italiane Serie A, quelle che disputano regolarmente le competizioni europee, la Nazionale italiana, ecc.
E vorrei citare anche il nostro rapporto consolidato con la prima squadra di basket italiana e la Nazionale di Pallacanestro dell’Italia.

Un capitolo a parte – che considero una piccola gemma sorta da una passione personale – è costituito dai voli charter che effettuiamo dal 2016 in occasione della Maratona di Valencia.
Un’idea che ha preso vita in uno spogliatoio vaporoso alla fine di una gara podistica invernale e che ora è una proposta consolidata che riscuote un notevole successo e che è sempre sold-out.

Portare 350 Runner ogni anno a Valencia per correre la Maraton Valencia Trinidad Alfonso è, per me, qualcosa che va oltre il business e che unisce la mia personale passione per questa disciplina con la passione per il mondo dell’aviazione e il mio lavoro.

Quando la filosofia che ti guida è legata alla passione, i risultati positivi sono poi una conseguenza naturale.

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D.

Luigi, quali sono gli obiettivi che vi proponete a breve/medio termine?

 

Luigi

Consolidare, innovare, crescere…

E’ facile dirlo, più complicato farlo nella realtà, ma solo con una vera passione e la curiosità di cui ti parlavo prima, riusciamo a tenere il passo dei broker stranieri che oggi si affacciano anche qui da noi, sul mercato italiano.

Pur considerando il nostro come un settore di nicchia, sentiamo ogni giorno di più la competizione con aziende estere, in particolare provenienti dal mondo UK, che approfittando di una regolamentazione fiscale a loro più favorevole, cercano di insediare il nostro mercato in Italia.
Per noi è una sfida continua ma ci permette anche di far emergere i nostri pregi e la nostra conoscenza capillare del territorio.
Vorrei citare alcuni esempi recenti ma per “fair play”, non lo farò!

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PERCHE’ SCEGLIERE THAT AVIATION ITALIA?

D.

Ok Luigi, allora ti “rigiro” la domanda: Perché scegliere That Aviation Italia?
Chiedo anche a Tommaso di rispondere a questa domanda.

Luigi

Va bene, hai rigirato la domanda! E la risposta è la continuazione di quella precedente.

Siamo nati offrendo semplici servizi di contrattazione, oggi abbiamo clienti in ogni settore della nostra attività: sports team, incentive House, Tour Operator, privati che chiedono voli executive e anche compagnie aeree che si avvalgono della nostra professionalità per acquisire nuovi aeromobili.

Ogni preventivo, per noi, è un’offerta a ventaglio con varie soluzioni.
In fase iniziale offriamo la consulenza necessaria a guidare nella scelta, abbiamo un contratto trasparente e senza sorprese, un’assistenza aeroportuale sia in partenza che a destinazione, servizio di accompagnamento, biglietteria aerea a complemento dei voli charter o piccoli gruppi sui voli di linea, direi una rosa completa di servizi nell’ambito del volo a domanda.

Nel tempo, abbiamo ampliato la nostra offerta ai voli BBJ “Full business class”, una rarità fino a pochi anni fa ma ora, grazie ad accordi consolidati, riusciamo a fornire un’ulteriore scelta di volo al nostro cliente.

Chiudo citando le collaborazioni che abbiamo in essere con i nostri partner in Spagna, in Inghilterra, in Grecia che ci permettono di avere uno scambio reciproco in termini di supporto ed entrature privilegiate con i rispettivi mercati, insomma un servizio completo e a 360°, con una visione globale di quello che va in onda nel nostro mondo.

Tommaso

Da parte mia, aggiungo che da noi i clienti trovano grande professionalità e motivazione, entusiasmo e passione, per creare la miglior partnership col cliente al fine di ottenere il risultato ottimale.

Abbiamo un’esperienza nel settore che nessun altro può vantare, sotto tutti i punti di vista.
I soci fondatori hanno costruito la loro professionalità in tutti i campi del turismo e dell’aviazione commerciale in prima persona, e conoscono pertanto a menadito tutte le problematiche che vanno affrontate nell’ambito di ogni nuovo progetto. Non è poco!

D.

Una bella garanzia di qualità, non c’è dubbio!
E visto che non lo avete fatto voi, citerò io qualche dato:

  • Oltre 5.360 tratte volate dall’inizio dell’attività ad oggi;
  • 250 aeroporti diversi raggiunti;
  • Più di 900.000 passeggeri accompagnati, di cui:
    • il 33% riferito ai voli di serie per Tour Operating;
    • il 67% ai voli ad Hoc per Incentive, Convention, eventi sportivi e pillgrims.

Avete organizzato i voli per le trasferte delle squadre di calcio e dei tifosi in occasione di numerosissime edizioni della Champions League dal 2003 ad oggi e avete accompagnato a Sarajevo le squadre nazionali giovanili di Volley Italia e Francia in occasione di EYOF 2019.
Tra i vostri clienti abituali i nomi più importanti legati all’organizzazione Viaggi Incentive a livello nazionale, le squadre di calcio Serie A e Basket, nonché voli privati di Aviazione Generale per Dirigenza e Atleti sportivi.
Beh, ragazzi, complimenti!

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IL RESTYLING DEL LOGO: QUALE STORIA E’ RACCHIUSA NEL NUOVO LOGO?

 

D.

Christian Baratti, CEO di GBC Srl – Global Brand Communication, nonché responsabile del restyling del logo di That Aviation Italia. Come nasce un logotipo e come hai ideato la nuova immagine? Quale filosofia è racchiusa nel nuovo logo?

Christian

Ciao Daniela, è un piacere rivederti e rispondere, come sempre, alle domande relative ai progetti da me seguiti.

Vorrei iniziare questa intervista rispondendoti con una frase di Paul Rand, uno dei più influenti graphic designer di tutti i tempi. Paul sosteneva che il design “è uno dei campi più complicati in cui eccellere e ti assicuro che, soprattutto in questo caso, nel restyling richiesto per il Brand That Aviation Italia, nulla è più veritiero.

L’ideazione di un logotipo rappresenta un processo creativo che possiamo racchiudere nelle tre “P”: passione, perseveranza e professionalità.

Naturalmente la passione è ciò che alimenta l’estro creativo e il motivo per cui ogni giorno, ogni anno, mi alzo e sorrido quando entro in ufficio, circondato da persone genuine e sempre positive. In altre parole, si riscontra quando si ama ciò che si fa – penso davvero che Il segreto della felicità nasca dalla passione per quello che facciamo!

Non meno importante è la perseveranza che, se devo essere onesto, in questo particolare caso mi ha messo alla prova.
La perseveranza, dal mio punto di vista, ti permette di superare ogni tipo di ostacolo.
Sai, non tutte le ciambelle escono col buco e, allo stesso tempo, non tutti i progetti permettono di arrivare nel breve periodo al risultato voluto. Per questo motivo bisogna perseverare nella ricerca della soluzione più adatta al Brand.
E’ necessario analizzare e pensare con gli occhi del cliente, rielaborando le reali aspettative del Brand fino alla fase finale del processo creativo: bisogna leggere le richieste attraverso gli occhi del cliente.

Ma la caratteristica, a mio avviso, più importante è sicuramente rappresentata dall’ultima “P” ovvero la professionalità, ovvero il modo in cui si comunica, il modo nel quale si tratta il cliente e si reagisce alle critiche.
Nel bene o nel male, il design si basa sulle relazioni, sull’intuizione e sulla creatività che devono essere innati nel processo di creazione del designer.

Sai Daniela, molti clienti si dimenticano di un fattore fondamentale nel processo di realizzazione di un logo: puoi sapere usare tutti i programmi del mondo, ma alla base di tutto, c’è l’immaginazione che è dote innata, non puoi impararla!

E’ buona cosa, quindi, riflettere sempre sulle scelte, sul proprio “io” e non dare per scontato nulla, è importante essere onesti, consapevoli e sinceri con se stessi fino ad arrivare al processo creativo richiesto dalla committenza e solo quando si raggiunge un risultato rispondente alla richiesta e all’essenza del marchio, allora lì è necessario far valere le proprie idee e spiegare cosa ha portato alla realizzazione del nuovo logotipo.

Ma tornando alla domanda: “come hai ideato la nuova immagine del logo THAT! e quale filosofia è racchiusa dietro”, posso risponderti nel seguente modo: Il logo deve racchiudere l’essenza di un’azienda, deve essere comunicativo in modo rapido e semplice. Facile vero?

Deve esprimere emozione e raccontare il prodotto/servizio che l’azienda vende, trasmettendo a chi lo vede per la prima volta i valori che il Brand stesso rappresenta. Ed è proprio su questi valori che ho effettuato il restyling del marchio THAT!

Il logo THAT! Comunica, a mio avviso, su differenti livelli:

come punto di partenza, è stata determinante la selezione della gamma cromatica aggiornata per il logo. Cromie e tonalità in grado di rispecchiare l’azienda e rivisitate sulle vecchie tonalità che il marchio utilizzava. Tonalità in grado di rispecchiare l’identità e i valori del Brand e tramettere, quindi, le sensazioni visive delle tonalità azzurro/blu:

  • Rilassamento;
  • Serenità;
  • Mare e cielo;
  • Freddo e ghiaccio.

Sai Daniela, la scelta della gamma cromatica non è solo una scelta stilistica ma anche tecnica.
E’ necessario studiare il colore in modo che sia riproducibile e riconoscibile su ogni applicativo. Prada, Gucci o Ferrari, non sarebbero arrivati a identificare il loro pantone/colore se non avessero perseverato nella scelta di un colore riproducibile su ogni formato, non credi?

– – –

D.

Scusa se ti interrompo Christian ma, a questo punto, la domanda mi sorge spontanea: perché il blu?

Christian

Beh, perché THAT! vola e ti fa volare, perché il cielo sopra di noi è azzurro e spesso quando voliamo sotto di noi c’è il mare blu; perché quando voli con THAT! sei rilassato e perché solo quando voli con THAT! hai la sensazione di serenità che hai scelto il broker ideale per la trasferta in aereo… no?

– – –

D.

Assolutamente, mi hai convinta!
Qual è stato il passo successivo, dopo la scelta della gamma cromatica?

Christian

Successivamente, è stato importante identificare il corretto layout del logo in modo da offrire all’utente una corretta lettura del marchio: la mente è particolarmente attenta e reattiva di fronte ad ogni tipologia di immagine, quindi è stato primario definire i metodi ti utilizzo del logo nel tempo e nei vari applicativi per percepire il contenuto visivo e il messaggio finale del marchio.

Ma andiamo al sodo, perché so che vuoi sapere di più sul lettering utilizzato, sulla sua forma e sull’idea che mi ha portato alla sua realizzazione, vero?

– – –

D.

Sì, in effetti sono molto curiosa. Anche perché so che è un lettering creato su misura per THAT!
Parafrasando l’affermazione di Luigi di prima,” lo hai cucito” sulle esigenze del cliente, di THAT! in effetti.

Christian

Esattamente, Daniela: la forma, la composizione, le correlazioni spaziali, la posizione e persino gli aspetti di grazie del font sono stati completamente ridisegnati e strutturati ricreando la pinna di un aereo.

E’ stato davvero complicato trovare un’idea efficace in grado di ricostruire il logo di THAT!
Non volevo riprodurre i classici font che spesso si intravvedono in base alle tendenze dei graphic designer, avevo e volevo offrire a THAT! una soluzione su misura in grado di creare un concept forte e duraturo nel tempo.

Sai Daniela, per produrre un logo è necessario percorrere molteplici variazioni di ogni singola lettera fino alla propria realizzazione e, in questo caso, è stata effettuata una progettazione per ogni parte del logo, in particolare, proprio per la scritta THAT che ora ti spiegherò:

  • La doppia T

L’idea principale era di identificare le due T come le ali di un aereo viste dal fronte.
Pertanto, è stato necessario crearle nel lettering con associate la forma e le proporzioni che l’aereo del “Barone Rosso” ha se visto frontalmente.
Il lettering della T non poteva essere lineare. Quindi, sono state alterate le grazie dell’asta verticale rendendola curva e, semioticamente parlando, più in linea con le esigenze stilistiche che volevo offrire per il risultato finale con il capovolgimento dal lato destro della lettera T;

  • La lettera H

Raffigura il collegamento tra cliente e committente, come una stretta di mano tra due CEO o tra il Direttore Marketing e un Account di That Aviation Italia;

  • La lettera A

Raffigura la pista di atterraggio vista dalla cabina di pilotaggio dal pilota. La semplice rappresentazione visiva di ciò che vede il pilota, l’arrivo e la partenza di ogni viaggio, semioticamente rappresenta la pista di atterraggio e di decollo di un aereo in prospettiva nella fase di atterraggio.

Tutto il resto poi è stato molto semplice: ho banalmente strutturato la restante parte del lettering seguendo le linee guida precedentemente impostate per la scritta THAT.
Ho aggiornato le grazie, allineato l’altezza, le spaziature e le code del lettering fino a creare il connubio perfetto per la consegna del logo in tutte le sue forme e per ogni modalità di utilizzo.

– – –

D.

E per quanto riguarda l’ideogramma?

Christian

Giusto, dimenticavo l’ideogramma!

Bena Daniela, in realtà, per quanto possa sembrare semplice, la realizzazione e la scelta che mi ha portato alla struttura di un ideogramma di questo tipo sono varie e contorte.

Volevo creare un contenitore in grado di “proteggere” il Brand nell’eventualità di possibili accostamenti ad altri marchi e/o gruppi di collaborazione. Ma, allo stesso tempo, avevo la necessità di non racchiudere l’areo/icona all’interno di un recinto. Non è mica un uccello!

Pertanto, l’idea iniziale è stata quella di rappresentare il triplano all’interno dell’ala stilizzata di un aereo.
La tonalità blu è stata scelta perché mi sono immaginato la vista dall’alto di un pilota verso un aereo che vola più basso. Mi sono spiegato male vero? Lo puoi visualizzare?

Immagina di essere su un aereo che vola alto nel cielo e, all’improvviso vedi un triplano volare sotto di te. Lo vedi? Lo immagini?

Ok, Immagina di essere il pilota che vola sopra il triplano… Adesso, immagina la scia bianca del triplano mentre vira verso un nuovo viaggio… Ah ecco, vedo il tuo sorriso! Quindi anche tu sei entrata in questa visione…
Infine l’aereo sta volando oltre e sta arrivando a destinazione.
Questa destinazione è rappresentata dall’ala sinistra che cambia colore: immaginiamo l’aereo che passa dal mare alla terra e si sta avvicinando alla pista…

Forse Daniela, è complicato da percepire… ma il bello di uno storytelling rivolto al restyling di un logo non è la storia che ha portato alla realizzazione del logo stesso?

D.

Christian, sei riuscito a portarmi in viaggio con te e sono sicura che è così anche per i nostri lettori!

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CHE COSA COMUNICA IL LOGO DI UN’AZIENDA? CE LO SPIEGA IL CEO DI GBC Srl – GLOBAL BRAND COMMUNICATION

D.

Ma Perché il logo è così importante per un’azienda?

Christian

Bella domanda Daniela!
Ma prima di risponderti preferisco farti una domanda parallela: Perché al mattino ti specchi? Perché ti lavi il viso, ti pettini, ti vesti ed effettui tutti i giorni gli stessi gesti prima di uscire e andare al lavoro?
Lo facciamo per presentarci al meglio, giusto?

Ci piace uscire al mattino, tra la gente sentendoci belli e unici, non è così?
Quindi, perché è così importante avere un logo per un’azienda?

E’ importante perché viviamo in una società dove bisogna essere belli e bisogna apparire originali, inconfondibili.

Lo sai che ben l’80?lle aziende Italiane non ha una identità digitale e non ha un logo in grado di identificarla?
Sai quante aziende in Italia hanno ancora il proprio logotipo strutturato da una semplice scritta nera su sfondo bianco con un font generico, magari ARIAL?
Daniela, sono davvero tante: Ben 80%!
Lo sapevi?

Quindi, in risposta alla tua domanda posso solo dirti che è importantissimo.
E’ importante perché oggi bisogna essere incomparabili: la propria immagine deve essere esclusiva e rappresentare con i colori e con il proprio ideogramma la propria identità/prodotto/servizio offerti alla società.

Non avere il logo equivale a non avere un volto. Le aziende Italiane non hanno ancora capito quanto sia importante avere un carattere distintivo che le rappresenti e le identifichi.

Lo sapevi che siamo quartultimi tra i paesi Europei nelle competenze digitali?
Forse il dato più rilevante riguarda le PMI che mantengono nel tempo un ideogramma obsoleto pensando che nel rinnovarlo, i propri clienti, non siano in grado di riconoscerli.
Forse, queste aziende, dovrebbero fare un passo indietro e pensare a come distinguersi, non solo nei servizi offerti, ma anche nella propria immagine.

Oggi, è importante costruire e avere un’adeguata reputazione digitale ma senza un logo/ideogramma innovativo, diventa difficile iniziare questo processo.

Io penso – e dico sempre alle aziende – che nel mercato digitale esistono davvero tante opportunità perse. Il logo rappresenta il primo step per differenziarsi e dare l’idea di essere un’azienda moderna e dinamica, esattamente come lo sono i servizi e le persone che ne fanno parte.

I clienti cambiano e mutano nel tempo. Questo cambio generazionale rappresenta l’opportunità, per le PMI, di cambiare ed effettuare un restyling della propria immagine al fine di essere – esattamente come lo facciamo noi tutti i giorni – belli e unici in mezzo alle altre aziende.

– – –

D.

Ok, capito. Di sicuro, d’ora in avanti, guarderò i loghi di Marchi e Brand con occhi diversi e temo che dopo la tua spiegazione esaustiva, non potrò fare a meno di essere critica al riguardo…
Un’ultima domanda, Christian: GBC Srl è un’Agenzia di Comunicazione. Quali altri servizi offre?

Christian

Sai Daniela, in Global Brand Communication, non sono i servizi a fare la differenza ma le persone che realizzano i progetti per nostri clienti. In Global Brand Communication è il gruppo che fa la differenza.

Oggi viviamo in un ecosistema digitale fatto di squali, marketers agguerriti tra le strade del web
E’ un po’ come il Far West: tutti a sparare l’ultima novità, tutti a trovare funnel innovativi al fine di distruggere i competitors, tutti a fare masterclass per “trovare nuovi clienti con i quali lavorare”.

Nel mio piccolo, penso che le aziende necessitino di professionisti in grado di ascoltare, professionisti umili e consapevoli del fatto che è importante cercare la soluzione giusta per ogni singolo cliente; professionisti che sanno capire quando il cliente fa uno sforzo economico per arrivare a nuovi obiettivi. Perché non tutti sono la Ferrari e non tutti possono permettersi di investire cifre a quattro zeri nel mercato del digitale.

Non penso sia importante dirti quanti servizi possiamo fare per le PMI, ma penso sia opportuno dirti quanto ascoltiamo e osserviamo le aziende al fine di studiare il loro mercato, i loro prodotti per proporre soluzioni di marketing mix su misura al fine di aumentare i loro fatturati.
E’ importante saper comunicare al pubblico (prospect) corretto, nel modo giusto e nei tempi giusti.

E’ importante dire che il nostro team è rappresentato da persone in continuo aggiornamento, ben oltre 15 certificazioni, da Google Ads a SemRush fino alle Piattaforme necessarie per la gestione e realizzazione di piani di marketing funzionali e, soprattutto, sostenibili.

Ecco perché penso sia importante spiegarti chi siamo prima di elencare i servizi che possiamo offrire.

E’ importante instaurare il rapporto corretto con il cliente e fargli capire il vantaggio del lavorare in team.
Solo successivamente possiamo spiegare cosa possiamo offrire.
I servizi offerti sono solo l’elenco dei tasselli che formeranno la strategia per il cliente.

D.

Christian, il concetto da te espresso è esattamente la filosofia seguita da THAT! e forse è per questo che sei riuscito così bene nel visualizzarla e a raccontarla. Perché entrambi ponete il rapporto con il cliente su un piano che non è quello classico di fornitore/cliente ma, piuttosto, quello di una partnership. Una collaborazione e non una semplice fornitura di servizi, dove il successo dell’uno corrisponde al successo dell’altro.
Che altro dire?
Complimenti per il risultato!

 

That Aviation Italia: Air Charter Broker di qualità.

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