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I CONSIGLI DI THAT! PER LA MIGLIORE PREPARAZIONE FISICA

PRONTO PER CORRERE LA MARATONA DI VALENCIA?

Correre una Maratona è prima di tutto un’idea, un pensiero che a ogni runner, prima o poi, passa per la testa. E’ la gara regina nel mondo dell’atletica e, ovviamente, rappresenta la distanza più affascinante per chi pratica questo sport di resistenza.

La Maratona è una gara che può durare dalle due ore circa – Il record mondiale della maratona maschile è di 2 ore 2 minuti e 57 secondi, stabilito il 28 settembre 2014 nella Maratona di Berlino dal keniota Dennis Kipruto Kimetto – per i professionisti, fino a oltre cinque ore per gli amatori.  Ma in ogni caso, come top runner o semplice podista, affrontare un percorso di 42,195 Km significa fare un viaggio non solo su strada ma anche e soprattutto alla scoperta di se stessi.

In primo luogo ci vuole rispetto: correre una Maratona non è cosa da poco, né dal punto di vista fisico né dal punto di vista psicologico. Non ci si improvvisa maratoneti e non ci si può arrivare senza una preparazione fisica e psicologica adeguata. Quindi, si può dire che la Maratona non dura solo dalle due alle cinque ore, ma molto di più e il giorno della gara è solo l’atto conclusivo di un programma molto più lungo.

Quante cose si imparano durante i mesi di preparazione, quanti ostacoli si deve imparare a superare… situazioni, imprevisti, infortuni…il corpo che a poco a poco cambia e si adatta.
Si provano distanze, velocità, si segue una tabella, si cerca sostegno nella dieta; piano piano si aumentano gli allenamenti cercando di ricreare le condizioni che si troveranno in gara.

Il famoso “muro del 30° Km” esiste ed è una condizione che si deve provare per capire esattamente cos’è.

Una delle difficoltà maggiori è precisamente la capacità di gestire le proprie energie, perché arriva sempre un momento, durante la competizione, in cui le risorse sembrano dileguarsi all’improvviso.
E’ qui che entra in gioco l’allenamento effettuato: il fisico fa appello alle disponibilità residue immagazzinate ed entra in gioco la forza psicologica, una sorta di coach interno, che incita a proseguire, che ricorda quello che è l’obiettivo.

Chi nella sua vita ha corso almeno una volta la Maratona, sa quanto paradossale e meravigliosa sia questa manifestazione.
Per la prima parte della competizione tutto fila liscio: la mente e i muscoli lavorano in perfetta sintonia. Ma occorre non farsi prendere troppo dall’euforia. I kilometri passano uno dietro l’altro, si controlla la frequenza cardiaca, ci si nutre ai ristori ogni cinque km – fondamentali sono la reidratazione e l’assunzione delle maltodestrine-, ma attenzione! Perché anche quando ci si sente bene, una volta avvicinatisi al 30° Km, c’è il rischio di esaurire le energie e, se ciò avviene, soprattutto le prime volte, è possibile farsi sopraffare dallo sconforto, dall’idea di abbandonare, ma se ci si è psicologicamente preparati bene, NON SI MOLLA!!!

La forza di volontà fornisce le energie che sembrano mancare e si va avanti, ci si lascia incitare dalla folla che ci circonda, dagli amici, dagli altri atleti che corrono davanti e dietro di sé.
E quando, finalmente, si raggiunge il traguardo, la soddisfazione è tale che dalle ferite del fisico e della mente si libera una gioia incontenibile e si sente di aver compiuto un’impresa straordinaria.

Questa è la Maratona!

Ma per arrivare a superare le difficoltà fisiche e psicologiche, ci vuole un giusto allenamento, una giusta preparazione che richiede costanza e tempo. E, ovviamente, la giusta convinzione. Siete pronti?

Prima di tutto è necessaria la scelta della Maratona, l’offerta a livello europeo è notevole ma noi vi proponiamo la Maratona di Valencia che tra tutte è davvero una delle più entusiasmanti.

Il periodo migliore per correre una Maratona, di solito, è l’autunno perché si può iniziare un programma di allenamento alla fine dell’estate quando le temperature diventano più fresche e, quindi, si corre meglio e con meno fatica. Poi si deve scegliere un luogo, una città dove sia presente una forte organizzazione, un percorso che sia sufficientemente pianeggiante per non rovinare il nostro ritmo gara e le nostre aspettative – e Valencia è il top.
Una volta scelta la destinazione occorre stabilire, in base alle proprie capacità, un ritmo di gara che sia realistico e quindi sulla base di questo tempo, si stabiliscono gli allenamenti.

Bisogna ricordarsi che prima di ciascuna sessione di preparazione è necessario effettuare un buon riscaldamento: qualche minuto (12/20) a ritmo facile e in progressione + qualche allungo per:

 

  • aumentare la temperatura corporea;
  • rendere più fluida la meccanica di corsa;
  • aumentare il flusso di sangue al cuore e ai muscoli per consentire una maggiore velocità di contrazione e rilasciamento dei muscoli;
  • accelerare la trasmissione degli impulsi nervosi e migliorare il rendimento dei processi metabolici.
 

Una buona preparazione alla Maratona richiede almeno tre mesi pieni di allenamento mirato e costante, partendo da una distanza percorsa di circa 15 Km da correre con un ritmo leggero e continuo per il primo mese, aumentando e intensificando poi, sia il numero degli allenamenti che la durata, alternando i giorni di allenamento a quelli di riposo.

Sono molti i siti in cui poter trovare i giusti consigli tecnici per una corretta preparazione atletica e noi ve ne citiamo giusto qualcuno, in primis i piani di allenamento specifici presenti sul sito ufficiale della Maratona di Valencia differenziati in base ai propri ritmi di gara, ma vi rimandiamo anche ai consigli del Dott. Luca del Curto, i consigli Di Giorgio Rondelli e i consigli presenti sul sito albanesi.it

E adesso entriamo nel mood del percorso della Maratona di Valencia:

Siete nella splendida cornice della “Città delle Arti e della Scienza”, punto di partenza e di arrivo della competizione. Vi sono le griglie, ognuna con un colore diverso, corrispondente ai colori dei pettorali. Attorno a voi una folla immensa di sostenitori che al ritmo di “Animo” vi incitano a non mollare mai.

Pronti? Via!!!!

La prima parte vi porta nella periferia di Valencia, la zona della Playa. Molti rettilinei, molti “va e vieni” che vi daranno la possibilità di scorrere il gruppetto dei primi nella direzione opposta. Ristori ben posizionati e ben forniti; spugnaggi ogni 2/3 km alternati ai ristori.
La seconda metà del percorso vi porterà nelle calle del centro storico, in un zigzagare frenetico, sempre avvolti da due ali di folla chiassosa, calda, colorata e sempre al suono di “Animo” gridato da ogni dove…
Ecco la passerella finale, che da sola, vale tutto lo sforzo. Uno dei più bei traguardi di arrivo di tutte le maratone: si “vola” letteralmente sull’acqua. Non si può spiegare, si deve provare…

Allora, Vi abbiamo convinti?

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