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MAPPA AEROPORTI ITALIANI: COME FUNZIONA UN AEROPORTO?

Tutti noi siamo stati, almeno una volta nella vita, in un aeroporto per effettuare un viaggio o per accompagnare o attendere una persona a noi cara.
E quando ci andiamo, guardiamo ciò che ci sta attorno: i check in, la pista, gli aerei parcheggiati, in decollo o in atterraggio, tutti i servizi messi a disposizione dei passeggeri e dei loro accompagnatori.  Quello che vediamo ci tranquillizza, ci emoziona, ci sembra idoneo alle aspettative oppure no ma difficilmente ci lascia capire come è organizzata questa immensa “macchina”.

Ma come funziona, esattamente, un aeroporto?

Per prima cosa, dobbiamo dire che gli aeroporti sono un sistema complesso nel quale operano diversi soggetti.
Sono estremamente importanti a livello economico sociale, sia perché denotano la capacità di interconnessione con gli altri paesi sia perché il turismo e l’esportazione di beni e manufatti di produzione nazionale sono tra le nostre attività principali.

Partendo da questo presupposto e considerando la necessità di garantire la sicurezza dei passeggeri in transito, si capisce quanto sia importante una regolamentazione specifica e un accurato controllo di tutti i sistemi. Maggiore è il volume di traffico, tanto più determinante sarà l’esigenza di un’assoluta efficienza del procedimento.
 

Nella top ten della mappa aeroporti italiani risulta al primo posto Roma Fiumicino, seguito dai tre aerodromi milanesi di Malpensa, Bergamo e Linate.

Le norme e le procedure che regolano le attività svolte in aeroporto sono state pensate per ridurre al minimo la probabilità di arrecare un danno ai lavoratori, ai passeggeri, agli aeromobili, ai mezzi e alle infrastrutture aeroportuali.
Quando l’aerodromo dimostra di avere tutte le caratteristiche richieste, non solo a livello nazionale ma anche a livello europeo – Regolamento (UE) n. 139/2014 – riceve una specifica Certificazione.
L’Unione Europea ha anche istituito un particolare Ente denominato EASA (Agenzia europea per la sicurezza aerea) con il compito peculiare di gestire e controllare il rispetto di questa regolamentazione.

La normativa, comunemente chiamata “Regolamento Basico”, prevede che gli Stati Membri dell’UE siano sottoposti a regole comuni per:

  • La progettazione, manutenzione e gestione degli aeroporti, nonché al personale e alle organizzazioni che vi partecipano e, fatta salva la legislazione comunitaria e nazionale in materia di ambiente e di pianificazione dell’uso del suolo, alla protezione delle aree limitrofe agli aeroporti;
  • La progettazione, produzione e manutenzione degli equipaggiamenti aeroportuali, nonché il personale e le organizzazioni che vi partecipano.

L’applicabilità della normativa esclude, naturalmente, gli aeroporti militari mentre quelli aperti al traffico commerciale (che comprende il trasporto di linea con aerei commerciali, aereo charter e aerotaxi) sono 46. Per quanto concerne l’Italia, 43 aeroporti hanno ricevuto subito la certificazione mentre i rimanenti 3 hanno potuto disporre di tempistiche diverse.

Chi è che dirige l’aeroporto?

L’amministrazione è deputata a un Gestore, una società concessionaria cui è affidato dallo Stato, sotto la vigilanza dell’ENAC il compito di governare le infrastrutture aeroportuali e di coordinare e controllare le attività dei vari soggetti privati che vi operano. Di fatto, il Gestore determina l’unicità stessa dell’aeroporto.

E chi è che controlla e garantisce la sicurezza?

A capo di tutto è l’ENAC che supervisiona i compiti demandati a:

ENAV (Ente Nazionale di Assistenza al Volo) che garantisce la sicurezza e la regolarità della circolazione nello spazio aereo. Per svolgere questa funzione strategica, l’ENAV presidia le Torri di Controllo fornendo i cosiddetti “Servizi di Terminale”, ovvero avvicinamento, decollo e atterraggio di un aeromobile.
Il Gestore aeroportuale insieme agli altri operatori della filiera che tutelano la sicurezza del passeggero ai sensi della normativa comunitaria e nazionale.

La sicurezza è a tutti gli effetti prioritaria per il trasporto aereo e si declina in due diverse accezioni, Safety e security:

  • La safety rappresenta la sicurezza dal punto di vista della progettazione, realizzazione, manutenzione ed esercizio degli aeromobili, nonché la valutazione dell’idoneità degli operatori aerei e del personale di volo.
  • La security rappresenta invece l’insieme delle attività volte a prevenire atti terroristici e/o atti illeciti a terra, a bordo degli aeromobili e, più in generale, in aeroporto. E più precisamente con il controllo dei passeggeri in partenza e in transito; controllo radioscopico o con altri tipi di apparecchiature del bagaglio al seguito dei passeggeri e dei bagagli da stiva, della merce e dei plichi dei corrieri espressi.

E’ chiaro, quindi, che per un air charter broker, è molto importante riuscire a entrare e uniformarsi alle regolamentazioni vigenti e dimostrare la propria attendibilità. Normalmente, nel nostro lavoro, gli Enti preposti rilasciano permessi temporanei specifici per gli aerei charter in questione, che permettono la presenza fisica nelle aree riservate, in pista e sottobordo.
Tanto più frequente è questa necessità, tanto più il Gestore sarà spinto a invitare alla frequentazione di corsi specifici al fine di ottenere il rilascio di un tesserino che consenta la libertà di circolazione e di accesso a queste aree.

THAT! è molto fiera di poter dire di “essere di casa” in alcuni dei più importanti aeroporti del nord Italia e in particolare all’aeroporto di Milano Malpensa e di Torino, grazie alla frequenza dei voli con aereo privato (charter) organizzati in partenza/arrivo da/per questi aeroporti. Il che equivale a dire che THAT! ha superato tutti i controlli di efficienza e di sicurezza e che garantisce un servizio ad altissimo livello.

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